| 
     L’assemblea dei soci di Motovacanze.it
    riunitasi il giorno 11 aprile 2010 ha espresso all’unanimità il proprio
    disaccordo sulla proposta di legge attualmente in
    esame al Parlamento che vorrebbe introdurre per tutti gli utenti delle due
    ruote obblighi relativi all’abbigliamento da utilizzare durante la guida. 
      
    Siamo convinti che l’imposizione
    di questi nuovi obblighi sarebbe solo la dimostrazione del fallimento
    delle politiche educative, finora inesistenti, che potrebbero servire a far
    comprendere come deve essere utilizzato questo importante mezzo di
    trasporto e far conoscere le possibilità offerte dal mercato degli
    accessori per proteggersi al meglio in caso di cadute. Una “protezione di se stessi “che almeno
    negli adulti dovrebbe essere lasciata al proprio senso di responsabilità,  che andrebbe
    aiutato nei singoli cittadini a migliorare e non svilito sempre più da
    legislatori che pretendono di sapere anche per gli altri cosa è giusto e
    non giusto fare per se stessi.  
      
    Siamo convinti che il problema
    dell’esagerato numero di decessi in moto che si registra ogni anno non si
    risolverà obbligando tutti ad indossare sempre, anche durante la stagione
    calda o per andare in ufficio,  caschi integrali e tute piene di
    protezioni. I motociclisti che hanno comportamenti di guida esagerati ed
    imprudenti sulle strade continueranno a morire
    come muoiono ora, anche se sono già vestiti come emuli dei piloti in pista.
    Come continueranno a morire quelli che per  banali cadute anche a basse
    velocità  finiscono contro alle
    ghigliottine che sono gli attuali guardrail. E continueranno a rimanere per
    sempre paralizzati quegli altri che finiscono schiacciati dagli
    automobilisti dopo essere caduti nel traffico cittadino per colpa delle
    buche lasciate nell’asfalto dalla incuria delle
    amministrazioni, o per colpa di cordoli rialzati delimitatori
    di corsie che non sarebbero indispensabili.  
      
    Una legge del genere avrà solo la
    conseguenza di esasperare gli animi di chi già si vede considerato in ogni
    occasione un utente stradale di serie B.  
      
    Porterà chi è diventato un utente delle
    due ruote per la necessità di muoversi nel traffico delle città a ritornare
    ad intasare il traffico con l’automobile. Quale professionista od impiegato
    si potrà poi recare al lavoro in scooter come fa
    ora, se per far questo dovrà morire di caldo e presentarsi in ufficio vestito
    da corridore professionista ?  
      
    Siamo certi che questa legge sia stata
    fatta nella più completa ignoranza delle reali necessità del mondo
    motociclistico:  tra
    i nuovi obblighi di legge è stato ad esempio dimenticato uno dei più
    importanti accessori che tutti i motociclisti comunque indossano sempre, gli
    stivali . 
      
    Siamo convinti che questa legge servirà
    solo a gravare sulle tasche dei cittadini per far incassare dallo Stato qualche
    milione di euro di IVA sul venduto ed a felicitare
    alcune ditte produttrici di accessori. A scapito però di altre
    importanti industrie che perderanno fatturato e posti di lavoro per il
    drastico calo delle vendite che subirà il mercato dei veicoli. Un mercato
    che andrebbe aiutato e non penalizzato se si vuole snellire e migliorare il
    traffico delle città, a favore anche dell’aria che vi si respira. 
      
    Lanciamo un appello a tutti i politici
    di buon senso perché intervengano, ciascuno per la propria competenza,
    affinché questa sciagura già approvata alla Camera sia fermata e modificata
    in tempo al Senato.  
      
    Lanciamo la proposta che l’art. 171 del
    C.d.S. (se proprio deve essere modificato) preveda
    eventualmente in futuro oltre all’obbligo del casco (di qualsiasi tipo
    purché omologato) solo l’obbligo di indossare anche accessori che aiutano a
    salvare la vita o evitare gravi infermità permanenti, ad esempio il salvaschiena staccabile. Questo accessorio è indossabile
    singolarmente e sotto qualsiasi tipo di indumento,
    è rimovibile giunti a destinazione o per passeggiare. E’ un accessorio che
    già tanti motociclisti responsabili indossano e che non provoca in estate
    il disagio impossibile che provocano invece le
    tute tecniche, anche le migliori. Lasciando alla discrezione del cittadino,
    che comunque va educato in quel senso, se
    proteggersi o meno ulteriormente (mani, piedi, spalle, ginocchia)
    sopportando a sua scelta nel bene e nel male le conseguenze di queste
    protezioni = caldo impossibile in estate in loro presenza, maggiori lesioni
    nelle cadute (comunque non mortali o invalidanti) in caso di loro assenza. 
      
    Rinnoviamo l’appello affinché maggiori
    attenzioni siano dedicate dalle Amministrazioni pubbliche alla cura del
    fondo stradale, alla rimozione degli ostacoli assassini che riempiono le
    nostre strade quando questi non sono
    indispensabili, alla messa in sicurezza degli attuali guard-rail, ad una
    seria campagna di informazione dei giovani fin dalla scuola. 
      
     |