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La NOSTRA VACANZA
(N.B.
= cominciamo il nostro racconto dal momento dello sbarco in
Inghilterra, tralasciando il tranquillo trasferimento attraverso
Svizzera, Francia e Belgio)
Lasciato
il porto di Hull attraversiamo lo Yorkshire e arriviamo a
YORK. Qui non scendiamo nemmeno dalla moto: per avere
un'idea della città senza sprecare tempo seguiamo un
bus per turisti che in un'ora, con un percorso circolare,
tocca tutti i monumenti e i luoghi principali. Il nostro comportamento
dopo poco viene notato dai turisti, dalla guida e anche dall'autista
suscitando, contrariamente ai nostri timori, ilarità
e simpatia. La guida addirittura scende dal bus e ci offre
un depliant illustrativo della città, perché
il "nostro" tour sia più interessante.......
"Visitata"
York torniamo quindi verso la costa orientale in direzione
di Scarbourough. Già il paesaggio è molto diverso
dal nostro: le case sono basse, colorate e deliziose alla
vista, i prati sono verdissimi. Quello però che più
ci stupisce e ci diverte sono gli allevamenti di maiali al
pascolo: ogni maiale ha la sua casetta numerata, e tutte insieme
formano delle vere e proprie città di maiali, "maialopoli"
come subito le battezziamo noi che non abbiamo mai visto una
cosa simile.
Sulla
costa orientale ci meritiamo una sosta nella romantica spiaggetta
di Robin Hood's Bay, dove la leggenda vuole sia sbarcato
l'eroe- bandito al suo ritorno dalle crociate, poi attraversiamo
di nuovo la campagna verso nord- ovest, in direzione Carlisle.
Ci riesce un po' difficile trovare l'Adrian's Wall,
il famoso muro fatto erigere dall'imperatore Adriano a difesa
dei confini settentrionali dell'impero Romano, ma alla fine
con soddisfazione la meta è raggiunta.
Al
di là del muro, la regione montuosa dei Borders
è il nostro splendido salone di ingresso in SCOZIA.
Nel nostro cammino verso il nord, il paesaggio muta continuamente.
Quando la strada scende dalle colline le gialle distese di
colza, ormai alla fine della fioritura, si sostituiscono alle
purpuree macchie di erica sparse nel verde delle felci. La
vegetazione arborea spontanea è scarsa e confinata
soprattutto nei fondovalle. A tratti, sui pendii più
alti, fertili pascoli o geometrici rimboschimenti di conifere
interrompono la continuità della brughiera. In ogni
prato ci sono bovini e pecore allo stato brado, confinati
da lunghissime recinzioni. Le nuvole nel cielo in veloce movimento
ci regalano contrasti di luci e ombre che accentuano i contrasti
cromatici. Gli agglomerati di case sono abbastanza frequenti,
alcuni anche di notevoli dimensioni. Qui le case sono grigie
e austere, in contrapposizione ai coloratissimi e allegri
cottages sparsi nella campagna. Sulle strette strade che attraversano
questa regione arriviamo infine ad Edimburgo, che però
evitiamo per proseguire verso Nord, dopo aver superato il
Firth of Forth sopra il ciclopico ponte sospeso.
Paralleli
alla strada principale verso il nord, estremamente trafficata,
ci inoltriamo quindi nelle valli deserte al centro dei monti
Grampians. Le macchie violette dell'erica, che avevamo
intravisto nei Borders, si allargano ora fino a ricoprire
intere montagne, interrotte solamente dal verde brillante
delle felci. Più in basso, nel verde tenue dei prati
le pecore sono onnipresenti, i bovini invece si vedono solo
ogni tanto; raramente intravediamo anche alcuni Highland's
cattle, il bue scozzese dalla morbida pelliccia marrone.
Superata Braemar una "single track" ci conduce molto in alto,
dove la vista spazia a 360 gradi fra l'erica. Il tempo è
instabile e il sole basso, così più volte l'arcobaleno
si staglia contro il cielo cupo. Rientriamo sulla strada principale
dopo aver attraversato parte della valle del fiume Spey e
superiamo Inverness, la cittadina a ridosso del famoso "Loch
Ness", per arrivare a Dingwall, dall'altra parte della
Black Isle, sul Cromarty Firth. Preferiamo infatti la quiete
dei piccoli paesi alla confusione delle città più
turistiche.
Le
Roogie Falls sono delle brevi cascate poco lontano
da Dingwall, sulla strada per Ullapool, nel mezzo di una rigogliosa
foresta protetta. In queste cascate è facile osservare
i salmoni che saltano a ritroso della corrente per raggiungere
i siti di riproduzione, dopo un lungo viaggio dall'oceano.
Dal comodo parcheggio a noi per arrivare servono invece solo
20 minuti a piedi, ma poi restiamo per ore in contemplazione
dello spettacolo offerto da questi potenti animali.
L'isola
di Skye e' la più famosa delle isole Ebridi
ma anche la più ricca di turisti, vista la comodità
con cui è raggiungibile dalla costa: infatti sono sufficienti
cinque minuti di traghetto. Sopra l'isola diverse cose ci
attirano, ma non riusciamo a vedere molto a causa della pioggia
torrenziale. Al ritorno, forzatamente lento per un guasto
alla moto, il sole però' ci regala paesaggi costieri
superbi e dolcissimi incontri ravvicinati con eleganti bue
scozzesi in cerca di coccole.
Approfittiamo
della forzata sosta con la moto in riparazione a Inverness
per fare acquisti di maglioni e cardigan, e per osservare
le barche transitare attraverso le chiuse del Caledonian
Canal. Questo canale, costruito il secolo scorso, collega
ancora le coste orientali della Scozia con quelle occidentali
sfruttando tre laghi (Loch Ness, Loch Oich e Loch Lochy) messi
dalla natura sulla stessa linea quasi a incompiuto disegno
di rendere le Highlands un'isola.
Nei
dintorni di Inverness interessante è anche Culloden
Battlefield, dove nel 1746 si svolse l'ultima battaglia
sul suolo britannico, fra l'esercito regolare e gli Highlanders
comandati dal giacobita Principe Charles. Un filmato tradotto
in tutte le lingue racconta le premesse, lo svolgimento e
le conseguenze della carneficina che vide la morte di oltre
2000 uomini in un crescendo di atrocità. Sul campo
di battaglia ci sono ancora le tombe degli uomini divisi per
Clan di appartenenza. Dopo questa battaglia furono messe al
bando cornamuse , kilts e tartans (atto di Proscrizione)
che tornarono popolari solo dopo un lungo periodo nel quale
la Scozia e gli scozzesi subirono drastici cambiamenti.
Il
luogo e' proprietà del National Trust, una organizzazione
filantropica i cui membri in tutta la Gran Bretagna superano
il milione. Il National Trust protegge, ottenuta la proprietà
per donazione o per acquisto, fabbricati storici, giardini,
coste, resti archeologici e riserve naturali evitando che
vadano a finire nelle mani sbagliate. Provvede, inoltre, al
restauro e alla manutenzione dei luoghi dando così
a tutti la possibilità di godere di cose che potrebbero
finire distrutte o privatizzate. Questa organizzazione tipicamente
britannica vive delle quote associative, delle donazioni e
dei biglietti di ingresso dei luoghi, oltre che degli utili
dei carissimi shops a questi annessi.
La
visita alla distilleria Tomatin, alla scoperta dei
segreti del Whisky, e al castello di Brodie,
anche questo di proprietà del National Trust of Scotland,
ci permette di sopportare l'ormai lunga attesa per la riparazione
della moto poi, finalmente, è il momento della solitudine
delle Highlands.
Scegliamo
un itinerario in senso antiorario, con la decisione di arrivare
in fretta a settentrione per avere più tempo da dedicare
ad escursioni e gite naturalistiche. La temperatura si è
abbassata e l'atmosfera è autunnale. Nel punto più
a nord della costa orientale ci viene naturale, quasi obbligatoria,
una sosta presso il faro di Duncasby Head. Il luogo
è fortunatamente poco frequentato: il normale flusso
turistico è diretto infatti a John O'Groats, poco lontano.
La scogliera di Duncasby Head a picco sul rumore del mare
ospita migliaia di uccelli, che lottano con il vento per riuscire
a fermarsi nelle rientranze delle rocce. Lasciamo a malincuore
quello spettacolo di energia naturale e ci dirigiamo verso
ovest. Man mano che ci allontaniamo dalla grande baia di Thurso
la sensazione di vuoto è sempre più forte: riempiono
il paesaggio solo le infinite distese di torba, il nero terreno
vegetale costituito dal disfacimento acido della brughiera.
Ogni tanto, quando la strada si avvicina e tocca la costa,
riusciamo a vedere spiaggette deserte e dune sabbiose. Verso
l'interno, fino ad Althanaharra, percorriamo decine
di Km di brughiera allagata dove l'unica presenza umana che
incontriamo sono quei pochi turisti, automobilisti, che salutiamo
con la mano ogni volta che si spostano sui passing place della
single track road.
Ad
Althanaharra piegando nuovamente verso nord, in direzione
Durness, aggiriamo le montagne che prima avevamo sulla
destra. La strada e' poco più che una traccia, i passing
place sono molto rari. Qui l'erica non è così
rigogliosa e colorata; sui ripidi pendii le rocce in disfacimento,
umide e luccicanti, prevalgono sulla vegetazione. Il fondovalle,
molto largo, è invece un mare di felci e pascoli dove,
ogni tanto, compare qualche fattoria. Prima di arrivare nuovamente
all'oceano, la strada costeggia a lungo le acque scure di
un lago, il Loch Hope.
Durness
è il principale centro della costa nord-occidentale
delle Highlands. La spiaggia che porta fino a Faraid Head,
lunghissima, deserta e molto larga è quanto di meglio
esiste per romantiche passeggiate. Dalla spiaggia, sulla sinistra
della lunga e stretta penisola, camminando sulle alte dune
di sabbia arriviamo fino al lato orientale dove, invece, una
robusta rete impedisce alle pecore il salto nel vuoto dalle
alte scogliere.
Cape
Wrath è sicuramente il luogo più remoto
della Gran Bretagna. Dopo aver attraversato un fiordo su una
barchetta, trasportati insieme a pochi altri turisti su uno
scassato pulmino arriviamo al faro. La costruzione fu fatta
nel secolo scorso ed è ancora molto importante; si
trova al termine di una strettissima strada che attraversa
una vasta zona proibita e utilizzata dall'esercito per esercitazioni
di bombardamento aereo. Nessuno vive in questi posti, tranne
forse il guardiano del faro. Con una camminata in solitudine
di 5 Km lungo le pericolose scogliere arriviamo fino ad una
incantevole baia nella quale, anni fa, qualcuno abitava in
un piccolo cottage bianco. Qualche pecora ancora è
rimasta, segno che l'uomo non ha lasciato del tutto il luogo.
Prendiamo quindi il sentiero che ci riporta all'interno dove,
dopo mezz'ora di ansiosa attesa, siamo nuovamente raccolti
dal minibus che ci riporta alla barca.
Lasciamo
Durness in direzione sud, ed è tutto un susseguirsi
di montagne e fiordi che si alternano ogni 5 - 10 Km. Laghetti
e acquitrini torbosi lentamente spariscono sostituiti da un
terreno più solido sui cui la vegetazione arborea riesce
a svilupparsi. Ai bordi, ormai è sera, riusciamo anche
a scorgere un bel gruppo di cervi, non troppo lontano. Unico
neo i fastidiosissimi midges, moscerini onnipresenti
in tutto il Sutherland dai quali è impossibile
difendersi.
Prima
di Scourie delle brevi stradine portano direttamente alle
case dei pescatori nelle molteplici insenature del Loch
Laxford. Noi andiamo a Fanagmore, dove un intraprendente
giovane pescatore organizza delle brevi crociere sulla sua
barca per osservare le foche e gli uccelli che qui vivono
indisturbati. Piove, come ormai da tre giorni, e siamo i suoi
unici clienti. Non vorrebbe partire con un carico inferiore
a quattro persone, ma poi concordiamo per accompagnarlo a
pescare prima di essere portati dove vivono le foche. In Scozia
esistono due specie di foche, animali molto intelligenti e
molto sospettosi. Questi simpatici mammiferi fuori dall'acqua
non vedono con precisione, ed è molto difficile avvicinarle.
Quando questo è possibile è sempre perché
gli animali riconoscono il rumore e il colore della barca,
di cui si fidano avendone ormai un ricordo positivo. Il nostro
pescatore è un grande conoscitore di questi animali,
ci racconta moltissime cose e ci porta con la barca fino quasi
a toccarli, permettendoci così un incontro molto intimo.
E' l'atmosfera giusta per un profondo dialogo con il pescatore,
che per ore ci descrive aspetti della Scozia che confermano
la nostra impressione positiva sul paese e i suoi abitanti.
Dopo
Fanagmore e Scourie, la strada scende ancora verso
sud. Le deviazioni a Lochinver e alla penisola di Alchitibuie,
di fronte alle Summer island, non ci impegnano molto tempo
ma sono produttive: in pochi Km troviamo riuniti tutti gli
aspetti delle Highlands, dalle torbiere alle distese di erica,
dalle spiagge alle scogliere. Tornati sulla strada principale
e oltrepassata Ullapool, dopo grandi foreste, larghissime
valli e piccoli laghi interni siamo di nuovo a Dingwall.
Il
ritorno verso casa deve essere ormai cosa rapida. Una sosta
di alcune ore al castello di Blair Atholl, una serata
ad Edinburgh in occasione del festival della musica
poi di nuovo giù, attraversando i Borders e il Northumberland
in mezzo a campi di orzo e di colza fino al traghetto che
ci sbarcherà nuovamente in Europa.
DINO MAZZINI.
QUEL
CHE OCCORRE SAPERE............
IL
TRAGHETTO:
Forse
non tutti sanno che per raggiungere la Scozia il mezzo più
comodo è il traghetto che parte ogni sera alle ore
18.00 dal porto di Zeebrugge (Belgio) e arriva a Kingstom
upon Hull (G.B.) la mattina dopo alle ore 8.30. Nel prezzo
(1993 = circa 60.000 per la moto, 130.000 per la persona)
è compresa la cena e la prima colazione; inoltre si
risparmia il costo di un pernottamento visto che il viaggio
si svolge di notte. La compagnia di navigazione è la
NORTH SEA FERRIES. E' preferibile telefonare per prenotare
il passaggio, perché altrimenti può succedere
di trovare disponibilità solo in cabine costose. Parlando
in Inglese si può prenotare direttamente al numero
0044 482 77177, oppure ci si può rivolgere a qualsiasi
agenzia viaggi in Italia.
LE
STRADE e la SEGNALETICA:
I
cartelli stradali sono semplici e abbondanti, e indicano sempre
il nome della città verso la quale la strada è
diretta, il numero della strada e la distanza espressa in
miglia. I cartelli sono di colore diverso: blu per le motorway
(autostrade), verdi per le strade principali e bianchi per
le altre. Anche le sigle delle strade sono diverse: M per
le motorway, A per le principali, B per le secondarie. Alcune
strade secondarie non sono classificate.
La
guida è sulla sinistra. All'inizio questo crea un po'
di problemi, soprattutto quando ci si immette in strada da
un parcheggio, o quando si arriva in un incrocio a T, poi
ci si abitua. Occorre comunque prestare la massima attenzione:
la minima distrazione può essere fatale. Il nostro
consiglio è di abbassare verso terra lo specchietto
retrovisore sinistro che usate normalmente in Italia. A noi
questo è servito molto: tutte le volte che l'occhio
distrattamente ci cadeva sopra ci ricordava che dovevamo stare
a sinistra. Abbiamo provato anche adesivi sul cruscotto e
altri trucchetti del genere, ma si sono invece dimostrati
inutili: dopo un po' ci si abitua e non li si nota più,
come che non ci fossero.
Particolare
attenzione serve sulle strade a doppia carreggiata (Doubble
carriage way), che per le loro caratteristiche sono di
solito confuse con autostrade (Motorways). La grossa
differenza è che nelle autostrade ci sono svincoli
mentre nelle strade a doppia carreggiata ci sono incroci pericolosissimi:
per svoltare a destra occorre portarsi nella mezzeria della
carreggiata rallentando a partire dalla corsia di sorpasso,
poi occorre attraversare la carreggiata opposta tagliando
la strada ad un traffico che normalmente, per velocità
e consistenza, è del tutto identico a quello di un'autostrada.
Analogamente è altrettanto pericoloso partire da una
strada laterale per immettersi nella circolazione con direzione
verso destra. Su queste strade per fortuna in corrispondenza
degli incroci più importanti abbondano i roundabouts
(rotatorie agli incroci), segnalati con molto preavviso ed
efficacia. Bisogna dare la precedenza a chi e' già
nella rotatoria o a chi vi si sta immettendo da destra.
Tutte
le strade sono normalmente ben tenute, con un asfalto molto
più ruvido del nostro; sulle linee di mezzeria e su
quelle laterali frequentemente ci sono piccoli apparati che
riflettono la luce dei fanali (cat's eyes): sono molto
utili per la notte ma con la moto durante i sorpassi sono
un vero fastidio.
I
distributori di benzina sono sufficientemente presenti anche
nel Nord; occorre comunque fare attenzione. Nel complesso
la circolazione è abbastanza calma e silenziosa: difficile
sentire suonare un clacson, molto facile vedere automobilisti
che si fermano e salutano per cedere il passo sulle single
track road. Queste sono strade a singola carreggiata,
nelle quali passa solo un'auto alla volta. Ogni 100 metri
circa esiste uno scanso laterale, il passing place,
che serve per permettere l'incrocio con i mezzi che vengono
in senso opposto e per concedere il sorpasso a quelli che
seguono. La correttezza è indispensabile. Nelle Higlands
le single track road sono molto frequenti e spesso sono l'unica
via di comunicazione esistente. Su queste strade è
impossibile pensare di fare medie superiori a 40 km/h.
COME
DORMIRE:
I
campeggi sono frequenti ma sono consigliabili soprattutto
per camper e caravan. In moto la soluzione migliore sono invece
le Bed and Breakfast (B & B), che costano dalle
10 alle 13 sterline. Queste sono normali abitazioni che mettono
a disposizione la camera e forniscono al mattino abbondanti
colazioni. Noi abbiamo dormito a B & B Kirklee, 1 Achany
road, Dingwall (vicino Inverness) tel. 0044 349 63439 e anche
a Dykeneuk cottage, Peebles road, Penicuik (vicino Edinburgo)
tel. 0044 968 675885
La
soluzione più economica anche se spartana rimangono
comunque gli ostelli della Gioventù (Youth Hostels).
Per potere alloggiare in queste strutture occorre aderire
alla associazione italiana alberghi per la gioventu' (A.I.G.)
la quale rilascia la tessera che dà diritto ad accedere
a tutti gli ostelli del mondo. Gran parte delle agenzie viaggi
in Italia sono in grado in un paio di giorni di rilasciare
la tessera, per la quale servono una fotografia e 25.000 lire.
Non ci sono limiti di età. Il prezzo degli ostelli
in Scozia varia dalle 5,5 alle 3,8 sterline. E' preferibile
telefonare per prenotare. Nelle agenzie che rilasciano la
tessera dell'A.I.G. e' in vendita al costo di 11.000 lire
il libro con la cartina di tutti gli ostelli d'Europa. Sulle
strade gli ostelli sono segnalati con un cartello rettangolare
a fondo blu e la sagoma bianca di una casa a fianco di un
albero.
In
tutta la Gran Bretagna i Tourist Information sono molto
abbondanti, presenti anche nei più piccoli paesi. Offrono
tutte le informazioni sulle possibilità di alloggio
e, di solito, offrono anche il servizio di prenotazione. A
disposizione c'è anche moltissimo materiale riguardante
i luoghi da vedere e le manifestazioni folkloristiche (Highland
games)
Il
MANGIARE e il BERE:
Rispetto
alle nostre abitudini, gli anglosassoni mangiano male: moltissimi
dolci, strapieni di burro, e bevande colorate e gassate dai
gusti piu strani, piene di conservanti e additivi. Sono consigliabili
il salmone e gli altri pesci, come pure la carne e il pane.
Il latte è molto buono , e la birra e il sidro sono
ottimi.... Il whisky costa più in Scozia che in Italia,
per via delle tasse che esistono sul mercato interno.
Il
consiglio che più ci sembra utile è questo:
mangiate il più possibile al mattino, se siete in
B & B. A mezzogiorno fate uno spuntino nei coffee
shops che trovate annessi a panetterie e altri negozi.
Alla sera approfittate degli evening meal preparati
da molti pubs, a buon prezzo e con una buona varietà
di scelta tra verdure fresche e carni cotte semplicemente.
Se invece andate negli ostelli o in campeggio avete, la sera,
la possibilità di cuocervi un piatto di pasta come
preferite: non è difficile trovare nei supermercati
gli ingredienti giusti. I negozi hanno l'orario continuato
dalle 9 alle 17.30. Dopo quest'ora sono aperti solo i pubs,
fino alle 23.
IL
CLIMA e l'ABBIGLIAMENTO
Normalmente
piove, e di solito tira anche il vento. Il sole appare ogni
tanto, e difficilmente rimane più di 4-5 ore consecutive:
e' più facile che le 4-5 ore totali si suddividano
in 20 momenti diversi della giornata. Noi abbiamo trovato
un temperatura media di 15-20 gradi, tranne nell'estremo nord
(Cape Wrath e dintorni) dove tirava un vento gelido che non
superava i 6-7 gradi.
E'
obbligatorio che fra gli abiti ci sia una tuta assolutamente
impermeabile facile da mettere e da togliere, resistente a
queste frequenti operazioni che normalmente vengono fatte
con fretta (soprattutto vestirsi....). Per quello che riguarda
gli altri vestiti, fate riferimento all'abbigliamento tipico
per una vacanza sulle nostri alpi a 1500 metri di altitudine:
normalmente l'aria è fresca ma se c'è il sole
può anche essere caldo. I maglioni di lana comunque
lasciateli a casa: li comprerete in Scozia, dove costano pochissimo.
Con una precauzione: evitate assolutamente di acquistarli
negli shop annessi ai siti turistici (castelli ecc....) Per
fare buoni affari è indispensabile recarsi nei negozi
dove comperano i residenti. La differenza di prezzo è
incredibile.
ALTRE
CURIOSITA'.
La
strada più corta e veloce per raggiungere il
porto di Zeebrugge collega le città di COMO, LUZERN,
BASEL, NANCY, LUXEMBURG e BRUXELLES. E' un tragitto di 900
Km, quasi esclusivamente autostradale, privo di qualsiasi
pedaggio a parte la Svizzera dove occorre acquistare l'abbonamento
annuale (circa 35.000).
Gli
scozzesi si seccano notevolmente se vengono chiamati Inglesi.
Non esistono grosse differenze di pronuncia della lingua,
e di solito non ci sono difficoltà di comunicazione.
E' molto raro trovare qualcuno che parla tedesco, francese
o qualsiasi altra lingua diversa dall'Inglese. Il Gaelico,
antica lingua delle Highlands, è solo una tradizione
che si tramanda all'interno di pochi gruppi familiari, nonostante
ci sia ultimamente anche un forte interesse a livello scolastico.
Le
comunicazioni telefoniche con l'Italia sono immediate
e senza problemi. Per telefonare occorre fare il prefisso
01039 seguito dal prefisso della città in Italia, senza
lo zero, e dal numero dell'abbonato.
Le
unita' di misura sono diverse dal resto dell'Europa.
Le distanze sono espresse in Miglia, pari circa a un chilometro
e mezzo. I liquidi, come il latte e la birra, sono venduti
a pinte. La benzina a volte e' venduta a galloni. I pesi sono
espressi in libbre. La maggior parte dei prodotti nei negozi
riportano però anche l'indicazione in grammi.
In
tutta la Gran Bretagna l'orologio è indietro
di un'ora rispetto all'Italia.
La
benzina e' di buona qualità, e costa meno che
in Italia. Si trova la Unleaded (verde) e la Four star (super).
Le stazioni di servizio sono ben distribuite. Sulla veloce
A90, che collega Inverness con Edimburgh, per il rifornimento
occorre però uscire nei paesi a lato della strada.
Le aree di servizio sono ben segnalate in anticipo.
In
tutte le frontiere attraversate nessuno ci ha mai chiesto
un documento.
Non
sperate di vedere uomini con la gonna in giro per strada.
Il Kilt, il caratteristico abito scozzese che faceva parte
della divisa degli Higlanders, è indossato dalla popolazione
solo in cerimonie particolari, ad esempio il matrimonio. Il
tartan, il tipico disegno a scacchi delle stoffe scozzesi
e quindi del Kilt, ha colori diversi per ogni diverso Clan.
Sparito l'uso fra la gente, il gonnellino tuttora è
comunque la divisa dei soldati scozzesi e delle bande musicali
di cornamuse, che abbondano nel paese.
Gli
Highlands Games sono manifestazioni folkloristico-
sportive che si svolgono durante l'estate praticamente in
tutti i più piccoli centri abitati. Normalmente sono
utilizzati per questo scopo i grandi parchi cittadini o i
campi da golf. Sfilate di bande musicali, balletti, gare di
tiro alla fune e di lancio del peso, corse in bicicletta,
lancio del tronco si mescolano a venditori di Fish n'chips
e toffee apple in un atmosfera da sagra paesana toscana che
non bisogna assolutamente mancare.
La
Scozia e' famosa per i suoi castelli, che sono veramente
tanti. Molti poi sono ancora abitati. La maggior parte dei
castelli visitabili sono comunque recenti, restaurati e ampliati
al massimo nel secolo scorso. La visita è un giro fra
arredamenti di stanze un tempo abitate, piene di dipinti e
cimeli di famiglia: visto uno, visti tutti. Qualche struttura
più antica conserva però il fascino che da un
castello tutti si aspettano e, se questo poi è in rovina,
allora sicuramente il fantasma non manca.
ROAD
BOOKS, per chi ci vuol seguire..........
Da
Kingstom upon HULL fino a EDINBURGH:
Prendiamo
la A1079 fino a YORK, poi la A64 fino a SCARBOROUGH.
A Scarborough in direzione nord sulla A171 fino a WHITBY.
Poco prima di Whitby deviazione a destra per Robin Hood's
Bay.
Da
Whitby fino a GUISBOROUGH teniamo la A171 , poi la
A66 fino a DARLINGTON. Poco prima di Darlington prendiamo
la A68 fino ad incontrare la A689 che teniamo
in direzione Nord- ovest.
Quasi
arrivati a BRAMPTON incrociamo la A69 che teniamo in
direzione NewCastle fino alla deviazione per GREENHEAD e il
muro di Adriano. Da GreenHead stradine secondarie ci portano
in direzione nord fino a NEWCASTLETON, dove incontriamo la
B6357. Questa la percorriamo per pochi Km in direzione
nord- est fino all'incrocio con la B6399 che ci porta
in direzione nord fino ad HAWICK. Da qui la A7 ci porta
fino alla A720, la tangenziale di EDINBURGO.
Da
EDINBURGO fino a DINGWALL attraverso i Grampians.
Prendiamo
la tangeziale di Edinburgo, A720, in direzione ovest
fino all'incrocio con la A902 direzione FORTH BRIDGE.
Sulla A90 superato il ponte si entra nella autostrada
M90. La M90 a PERTH finisce sulla A9, e continuiamo
verso nord fino all'uscita per DUNKELD. Da qui la A923
ci porta fino a BLAIGOWRIE, dove prendiamo la A93
in direzione nord fino a BRAEMAR ed oltre. Poco prima di Balmoral
Castle, a sinistra la B976 ci porta fino all'incrocio
con la A939 che prendiamo in direzione nord fino a
GRANTOWN ON SPEY. Qui prendiamo la A95 in direzione
sud- ovest fino a DULNAIN BRIDGE, poi a destra sulla A938
fino a CARRBRIDGE dove si prende nuovamente la A9 in
direzione nord. Superata INVERNESS, usciamo a sinistra sulla
A835 in direzione Ullapool. A Maryburgh la A862
porta direttamente a DINGWALL
DA
DINGWALL all'ISOLA DI SKYE e ritorno:
Usciamo
da DINGWALL sulla A834 fino all'abitato di CONTIN,
quindi prendiamo la A835 direzione Ullapool fino a
GARVE. Deviazione a sinistra sulla A832 fino a ACHNASHEEN,
dove giriamo ancora a sinistra sulla A890 fino a AUCHTERTYRE.
Da qui in direzione ovest sulla A87 fino a KYLE OF
LOCHALSH, dove c'è il traghetto per l'isola. Sbarcati
a KYLEAKIN, teniamo la A850 fino a SLIGAEHAN. Qui la
moto si è rotta. Riportiamo comunque il giro che avevamo
studiato.
A
SLIGAEHAN deviazione a sinistra sulla A863 fino a DUNVEGAN.
Riprendere la A850 direzione est fino a PORTREE, poi
scendere nuovamente a KYLEAKIN. Da KYLE OF LOCHALSH tenere
la A87 fino a CEANNACROC LODGE, quindi deviazione a
sinistra sulla A887 fino a INVERMORISTON dove si prende
la A82 fino ad INVERNESS. Da qui prendere la A9
direzione nord, quindi la A835 e la A862 fino
a DINGWALL.
GIRO
DELLE HIGLANDS:
Da
DINGWALL raggiungiamo la A9 direzione nord, poi ad
ALNESS usciamo a destra sulla A836. Dopo BONAN BRIDGE
lasciamo la A836 per tornare in direzione est sulla A9,
che teniamo fino a WICK ed oltre. Poco prima di JOHN O'GROATS
deviazione a destra per DUNCASBY HEAD. Da JOHN O'GROATS la
A836 superato THURSO e REAY arriviamo a BETTYHILL.
A sinistra deviazione sulla B871 direzione sud e quindi
B873 direzione ALTNAHARRA. All'incrocio con la A836
una stradina senza numero ci porta nuovamente verso nord costeggiando
il Loch Hope fino all'incrocio con la A838, a metà
strada fra TONGUE e Durness. Sulla A838 direzione ovest
arriviamo a DURNESS, dopo aver prima deviato in direzione
est fino a TONGUE e ritorno.
CAPE
WRATH non è possibile raggiungerlo con mezzi propri.
C'è' un servizio barca + battello. Visitata la penisola
continuiamo sulla A838 fino a LAXFORD BRIDGE, poi prendiamo
la A894 direzione Scourie. Poco prima di Scourie deviazione
a destra per i villaggi di pescatori del Loch Laxford, a vedere
le foche: Tarbet, Foindle, Fanagmore. Da SCOURIE stiamo sulla
A894 fino ad oltrepassare UNAPOOL, quindi deviamo a
destra sulla B869, strada costiera secondaria fino
a LOCHINVER. Dal centro di LOCHINVER una strettissima strada
senza numero attraversa la riserva di INVERPOLLY fino alla
penisola di ALCHITIBUIE. Da qui ritorniamo verso est fino
alla principale A835 direzione ULLAPOOL. Superata Ullapool,
dopo le Roogie Falls e l'abitato di CONTIN la A834 ci
porta fino a DINGWALL.
N:B:
D Ullapool, verso sud-ovest, è possibile visitare altri
tratti di costa sulla splendida APPLECROSS SCENIC ROUTE. Il
ritorno verso Dingwall avverrà quindi per altra strada
che corre circa orizzontale in direzione ovest- est poco più
a sud della strada sopra descritta.
DA
DINGWALL a EDINBURGO:
Torniamo
sulla A9 attraverso la A862 e la A835,
quindi superata INVERNESS scendiamo verso sud. Deviazione
a sinistra per BLAIR ATHOLL e rientriamo nuovamente più
a sud sempre sulla A9 . Arrivati a PERTH lasciamo la
A9 per immetterci nella M90. La M90 si conclude sulla
A90 che supera il FORTH BRIDGE e attraverso la A902
si immette sulla A720, la tangenziale di EDINBURGO.
DA
EDINBURGO A Kingstom upon HULL attraverso il NORTHUMBERLAND:
Da
EDINBURGO usciamo in direzione est fino ad arrivare sulla
A1. A TRANENT usciamo a sinistra sulla A198
che in direzione est ci porta fino a NORTH BERWICK, poi scendiamo
fino ad incontrare nuovamente la A1. Ritorniamo verso
Edinburgo in direzione ovest sulla A1 fino ad HADDINGTON,
qui prendiamo a sinistra sulla A6137 fino ad incontrare
la A68. Stiamo sulla A68 fino ad incontrare
nuovamente la A1 poco prima di DARLINGTON, a sud di
NewCastle. Da qui la A1 in direzione Leeds fino a KNARESBOROUGH,
dove usciamo sulla A1237 in direzione YORK. Raggiunta
la città la strada A1079 ci porta fino ad HULL
.
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