NO AI NUOVI OBBLIGHI DI LEGGE
SULL’ABBIGLIAMENTO IN MOTO

SIAMO CONTRARI ALLE MODIFICHE ALL’ART.171
DEL CODICE DELLA STRADA OGGETTO DI DISCUSSIONE
IN QUESTI GIORNI IN PARLAMENTO.

 

Diciamo BASTA alle  LIMITAZIONI della LIBERTA’

di AUTODETERMINAZIONE dei CITTADINI

L’assemblea dei soci di Motovacanze.it riunitasi il giorno 11 aprile 2010 ha espresso all’unanimità il proprio disaccordo sulla proposta di legge attualmente in esame al Parlamento che vorrebbe introdurre per tutti gli utenti delle due ruote obblighi relativi all’abbigliamento da utilizzare durante la guida.

 

Siamo convinti che l’imposizione di questi nuovi obblighi sarebbe solo la dimostrazione del fallimento delle politiche educative, finora inesistenti, che potrebbero servire a far comprendere come deve essere utilizzato questo importante mezzo di trasporto e far conoscere le possibilità offerte dal mercato degli accessori per proteggersi al meglio in caso di cadute. Una “protezione di se stessi “che almeno negli adulti dovrebbe essere lasciata al proprio senso di responsabilità,  che andrebbe aiutato nei singoli cittadini a migliorare e non svilito sempre più da legislatori che pretendono di sapere anche per gli altri cosa è giusto e non giusto fare per se stessi.

 

Siamo convinti che il problema dell’esagerato numero di decessi in moto che si registra ogni anno non si risolverà obbligando tutti ad indossare sempre, anche durante la stagione calda o per andare in ufficio,  caschi integrali e tute piene di protezioni. I motociclisti che hanno comportamenti di guida esagerati ed imprudenti sulle strade continueranno a morire come muoiono ora, anche se sono già vestiti come emuli dei piloti in pista. Come continueranno a morire quelli che per  banali cadute anche a basse velocità  finiscono contro alle ghigliottine che sono gli attuali guardrail. E continueranno a rimanere per sempre paralizzati quegli altri che finiscono schiacciati dagli automobilisti dopo essere caduti nel traffico cittadino per colpa delle buche lasciate nell’asfalto dalla incuria delle amministrazioni, o per colpa di cordoli rialzati delimitatori di corsie che non sarebbero indispensabili.

 

Una legge del genere avrà solo la conseguenza di esasperare gli animi di chi già si vede considerato in ogni occasione un utente stradale di serie B.

 

Porterà chi è diventato un utente delle due ruote per la necessità di muoversi nel traffico delle città a ritornare ad intasare il traffico con l’automobile. Quale professionista od impiegato si potrà poi recare al lavoro in scooter come fa ora, se per far questo dovrà morire di caldo e presentarsi in ufficio vestito da corridore professionista ?

 

Siamo certi che questa legge sia stata fatta nella più completa ignoranza delle reali necessità del mondo motociclistico:  tra i nuovi obblighi di legge è stato ad esempio dimenticato uno dei più importanti accessori che tutti i motociclisti comunque indossano sempre, gli stivali .

 

Siamo convinti che questa legge servirà solo a gravare sulle tasche dei cittadini per far incassare dallo Stato qualche milione di euro di IVA sul venduto ed a felicitare alcune ditte produttrici di accessori. A scapito però di altre importanti industrie che perderanno fatturato e posti di lavoro per il drastico calo delle vendite che subirà il mercato dei veicoli. Un mercato che andrebbe aiutato e non penalizzato se si vuole snellire e migliorare il traffico delle città, a favore anche dell’aria che vi si respira.

 

Lanciamo un appello a tutti i politici di buon senso perché intervengano, ciascuno per la propria competenza, affinché questa sciagura già approvata alla Camera sia fermata e modificata in tempo al Senato.

 

Lanciamo la proposta che l’art. 171 del C.d.S. (se proprio deve essere modificato) preveda eventualmente in futuro oltre all’obbligo del casco (di qualsiasi tipo purché omologato) solo l’obbligo di indossare anche accessori che aiutano a salvare la vita o evitare gravi infermità permanenti, ad esempio il salvaschiena staccabile. Questo accessorio è indossabile singolarmente e sotto qualsiasi tipo di indumento, è rimovibile giunti a destinazione o per passeggiare. E’ un accessorio che già tanti motociclisti responsabili indossano e che non provoca in estate il disagio impossibile che provocano invece le tute tecniche, anche le migliori. Lasciando alla discrezione del cittadino, che comunque va educato in quel senso, se proteggersi o meno ulteriormente (mani, piedi, spalle, ginocchia) sopportando a sua scelta nel bene e nel male le conseguenze di queste protezioni = caldo impossibile in estate in loro presenza, maggiori lesioni nelle cadute (comunque non mortali o invalidanti) in caso di loro assenza.

 

Rinnoviamo l’appello affinché maggiori attenzioni siano dedicate dalle Amministrazioni pubbliche alla cura del fondo stradale, alla rimozione degli ostacoli assassini che riempiono le nostre strade quando questi non sono indispensabili, alla messa in sicurezza degli attuali guard-rail, ad una seria campagna di informazione dei giovani fin dalla scuola.

 

 





 

 

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